Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Legge di Bilancio 2021 e lo Sviluppo Sostenibile

Martedì 9 marzo si è svolto in streaming un importante evento, a cura dell’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) sull’analisi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e della Legge di Bilancio 2021 alla luce dell’Agenda 2030.

Sono intervenuti:

  • Intervento di apertura
    Roberto Fico, Presidente della Camera dei Deputati;
  • Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la Legge di Bilancio 2021
    Pierluigi Stefanini, Presidente dell’ASviS;
  • L’impegno del Governo
    Elena Bonetti, Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia
    Roberto CIngolani, Ministro della Transizione Ecologica
    Vittorio Colao, Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale
  • La posizione dell’Europa
    Irene Tinagli, Presidente della Commissione per il Problemi Economici e Monetari, Parlamento Europeo
  • Conclusioni

Il documento presentato include anche l’esame della Legge di Bilancio 2021 alla luce dei 17 Obiettivi e dei 169 Target dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite. Anche quest’anno, infatti, grazie al lavoro degli oltre 800 esperti delle organizzazioni aderenti, l’ASviS ha condotto una valutazione approfondita e indipendente dei provvedimenti previsti dalla Legge, per comprendere se e come essi contribuiscano a portare l’Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile, con una particolare attenzione agli impatti della crisi provocata dalla pandemia.

L’evento è stata l’occasione per presentare anche l’aggiornamento degli indicatori compositi europei per valutare il percorso dei Paesi dell’Ue rispetto agli SDGs. All’incontro interverranno rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee, che raccoglieranno e commenteranno le proposte avanzate dall’Alleanza.

L’ASviS

L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) è nata il 3 febbraio 2016 su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Si pone l’obiettivo di far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitarli alla realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs – Sustainable Development Goals) per mezzo:

  • dello sviluppo di una cultura della sostenibilità a tutti i livelli, orientando a tale scopo i modelli di produzione e di consumo:
  • dell’analisi delle implicazioni e delle opportunità per l’Italia legate all’Agenda per lo sviluppo sostenibile;
  • del contributo per la definizione di una strategia italiana mirata al conseguimento degli SDGs (anche utilizzando strumenti analitici e previsivi che aiutino la definizione di politiche per lo sviluppo sostenibile) e alla realizzazione di un sistema di monitoraggio dei progressi dell’Italia verso gli SDGs.

L’Alleanza riunisce attualmente oltre 290 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile, quali:

  • associazioni rappresentative delle parti sociali (associazioni imprenditoriali, sindacali e del Terzo Settore);
  • reti di associazioni della società civile che riguardano specifici Obiettivi (salute, benessere economico, educazione, lavoro, qualità dell’ambiente, uguaglianza di genere, ecc.);
  • associazioni di enti territoriali;
  • Università e centri di ricerca pubblici e privati, e le relative reti;
  • associazioni di soggetti attivi nei mondi della cultura e dell’informazione;
  • fondazioni e reti di fondazioni;
  • soggetti italiani appartenenti ad associazioni e reti internazionali attive sui temi dello sviluppo sostenibile.

L’impegno dell’ASviS si concretizza in obiettivi specifici quali:

  • sensibilizzare gli operatori pubblici e privati, la pubblica opinione e i singoli cittadini sull’Agenda per lo sviluppo sostenibile, favorendo anche una conoscenza diffusa delle tendenze in atto rispetto agli SDGs e di quelle attese per il futuro attraverso l’impiego di tutti i mezzi di comunicazione;
  • proporre politiche volte al raggiungimento degli SDGs ed esprimere opinioni riguardo a possibili interventi legislativi, con particolare riferimento al superamento dei divari esistenti tra le diverse regioni del nostro Paese e delle disuguaglianza tra i diversi gruppi economici;
  • promuovere un programma di educazione allo sviluppo sostenibile, promuovendo la diffusione di buone pratiche sviluppate all’estero e in Italia e di proposte innovative che vengono dal sistema della ricerca per favorire la sperimentazione su scala locale e nazionale, l’adozione da parte delle imprese e della pubblica amministrazione;
  • contribuire alla predisposizione di adeguati strumenti di monitoraggio per il conseguimento degli Obiettivi in Italia, con riferimento anche a gruppi di stakeholder specifici (imprese) e a contesti territoriali locali (comunità e città), valorizzando al massimo i sistemi esistenti, quali gli indicatori del Benessere Equo e Sostenibile (BES);
  • promuovere lo sviluppo di strumenti analitici utili per valutare l’impatto delle politiche economiche, sociali e ambientali e ridurre al massimo i costi della transizione alla sostenibilità, individuando i trade-off esistenti tra diverse politiche e proponendo interventi per renderli più favorevoli.

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