Secondo Legambiente, quello che stiamo vivendo “è un decennio cruciale per fermare la perdita di biodiversità e invertire la rotta. Bisogna farlo incrementando il numero di aree protette terrestri e marine entro il 2030” (fonte: rinnovabili.it, il Quotidiano sulla Sostenibilità Ambientale).
Ieri, sabato 22 maggio 2021, come ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Biodiversità (International Day for Biological Diversity). Come in molti altri casi, l’evento è stato promosso dalle Nazioni Unite, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale e aumentarne la consapevolezza in materia di diversità biologiche e della loro progressiva perdita. Per l’edizione 2021 è stato scelto lo slogan “Siamo parte della soluzione“, fortemente connesso a quello utilizzato nel 2020: “Le nostre soluzioni sono nella natura“.
Domani, lunedì 24 maggio, sarà invece la Giornata Europea dei Parchi. La data ricorda l’istituzione dei primi nove parchi nazionali in Svezia, nel lontano 1909. La Giornata dei Parchi Europei quest’anno ha come tema: Respiro nei Parchi, Respiro dei Parchi. Con ciò si intende richiamare l’attenzione sulla necessità di ritrovare l’equilibrio fra uomo e natura e il ruolo fondamentale che i parchi possono svolgere su questo tema. Un contributo che si aggiunge alla loro missione primaria di tutela della biodiversità e alla funzione che le aree protette forniscono per uno sviluppo sostenibile e a misura d’uomo, a partire da un turismo slow e consapevole (fonte: parks.it e federparchi.it).
È facile intuire come le due ricorrenze siano strettamente collegate e che la sensibilità che anima gli organizzatori di questi eventi sia la stessa. Inoltre, ci sembra molto importante rilevare che, quando si parla di questi argomenti, viene sempre messo l’accento sul turismo slow e consapevole, tema qualificante per la Federazione Italiana Escursionismo.