Come tutti sappiamo, la stagione estiva 2022 sui nostri monti è iniziata in maniera tragica e la Federazione Italiana Escursionismo non può che prenderne atto ed esprimere il proprio più profondo cordoglio e la propria solidarietà alle famiglie di chi ha cessato di vivere domenica 3 luglio intorno alle ore 14 sul Pian dei Facconi, ai piedi di quella Punta Fenia che, con i suoi 3343 metri slm è la vetta più alta del gruppo montuoso della Marmolada, la Regina delle Dolomiti.
Non è certo questa la sede per fare ipotesi, né il momento per le recriminazioni. O, peggio ancora, per suggerire soluzioni affrettate. Questo è il tempo del dolore e della riflessione sul fatto che la nostra passione per la montagna può, a volte, risultare pericolosa; e quindi, ogni volta che succedono tragedie di questo tipo, dobbiamo pensare se facciamo abbastanza per metterci nelle condizioni migliori di sicurezza, quando affrontiamo i sentieri che tanto amiamo, se siamo in grado di leggere i segnali che la natura ci invia, e se facciamo la nostra parte per evitare che altri si mettano in condizione di pericolo. Perché la montagna è – non ci stancheremo mai di ribadirlo – una passione che va affrontata con rispetto e conoscenza.
Nel corso del Congresso di Firenze dell’ottobre 2021, la FIE, nel suo documento conclusivo, ha posto con enfasi la tematica ambientale al centro delle proprie priorità di azione. Nel corso degli ultimi tempi abbiamo parlato di temi quali i cambiamenti climatici, il dissesto idrogeologico; abbiamo, nel nostro piccolo, cercato di mettere in luce e promuovere i comportamenti virtuosi delle associazioni affiliate. Sicuramente dovremo fare di più e trarre i debiti insegnamenti da questa vicenda tragica. Le Dolomiti – patrimonio universale dell’umanità – sono un territorio bellissimo e prezioso, ma fragilissimo che ci sta dando dei segnali chiari e precisi. Sta a noi comprenderli e farli capire.