“La n’è ‘ndà ben!”: così ci messaggiavamo noi organizzatori della gara di Custoza la mattina successiva la manifestazione, quando una bufera di vento e acqua si accaniva sui luoghi del percorso facendo volare foglie, rami, cartelloni e… pensieri. Già, “Ci è andata bene!”. Magari i marciatori più esperti ed appassionati non avrebbero desistito, ma certamente la benevolenza del meteo ha reso a tutti la giornata più facile e godibile.
Lo scorso anno avevamo fatto innamorare delle nostre colline moreniche i marciatori di Lombardia e Piemonte che, se liberi, non hanno esitato a tornare a sfidarsi tra vigneti, cantine e storia per quella che era anche la seconda prova del Campionato regionale FIE, nonché prova interregionale.
Certo, questo aprile imprevedibile ci ha regalato un sole che faticava a scaldare l’aria, ma quasi nessuno se ne è accorto: più di 150 partenti – alcuni campioni in carica, altri alla loro prima esperienza – hanno popolato gli spazi di Corte Vittoria che per la seconda volta ha prestato luoghi e servizi all’organizzazione.
Il percorso si è snodato sulle colline moreniche di Custoza: impossibile trovare lunghe salite impegnative, quelle che in altre gare sono a volte cercate a volte inevitabili. Ma il Piero (Menegotti) è riuscito comunque a scovare per il percorso lungo una deviazione verso Villafranca che ha reso un po’ più impegnativi i 13 km previsti.
Custoza è ricca di storia, è stata teatro di due guerre d’indipendenza: la Salita degli Alpini, percorsa da tutti nell’ultimo settore, porta all’Ossario, monumento simbolo di tanti soldati che si affrontarono in battaglia e che “nemici in vita, morte li adeguò, pietà li raccolse”. Quest’anno però gli organizzatori hanno pensato di far conoscere ai concorrenti la Casa del Tamburino Sardo, raggiunta nel quarto settore, poco dopo il ristoro. Il Tamburino Sardo è uno dei racconti mensili che Edmondo de Amicis, che a Custoza aveva combattuto nel 1866, inserì nel libro “Cuore”, presente in tutti i Sussidiari per decenni. Nel racconto, il giovane tamburino italiano riesce rocambolescamente a raggiungere Villafranca e chiedere rinforzi, salvando dall’assedio austriaco i compagni rifugiatisi nella casa sulla collina. Viene purtroppo colpito e per lo sforzo compiuto perde l’uso della gamba.
Paolo Torresan, Commissario Regionale per la Marcia Alpina di Regolarità del Veneto, ha aperto il momento delle premiazioni che, nonostante i numerosi partecipanti e le svariate categorie, si sono svolte in tempi velocissimi grazie anche all’ottimo lavoro di cronometristi e giudici di Veneto e Lombardia.
Incontenibile l’entusiasmo dei bambini e dei ragazzi che hanno potuto sfidarsi nella formula promozionale Figli/Genitori, pensata ad hoc per dare continuità alla Millepiedi, consentendo ai genitori di fare una prova di gara, guidati dai loro figli “esperti”. Nelle classifiche della giornata i tre fratelli Ghidoni, di San Zeno di Mozzecane, si sono fatti notare perché sono saliti tutti sul podio: Thomas di 15 anni ha vinto la categoria juniores, Gaia (9 anni) e Francesco (10 anni) hanno conquistato il 1° e 3° premio nella categoria Figli/Genitori, gareggiando con il papà e la mamma. La piazza d’onore è stata conquistata da Mattia Linetti e Michela Bertocchi dell’AS Cailinese.
Il podio FIE ha visto ai primi tre posti Renato Ragnoli, Giovanni Massardi e Loris Bello per la classifica maschile. Daniela Melzani ha invece sbaragliato le avversarie, in un podio completato da Angela Serena e Fiorenza Mocellin. La gara promozionale è stata vinta, anche quest’anno da Flavio Gatti, in coppia con Nadia Dalola; secondo posto per Oscar Zamboni, terza Isabella Torresan. In assenza di altre gare “alpine” di marcia a Verona, il Gruppo del Basson ha inoltre permesso a tutti i gruppi alpini di sfidarsi per la vittoria del Trofeo, messo in palio dalla grande famiglia di Pietro Olivieri, indimenticabile alfiere del Gruppo Alpini Basson. Figli e nipoti hanno partecipato in massa non solo alle premiazioni e al pranzo, ma anche alla gara. Il 2° Trofeo “Pietro Olivieri” è stato consegnato da Paola Micheletto Olivieri agli alpini di Arzignano (VI) che hanno lasciato alle spalle i gruppi alpini di Badia Calavena, Molino di Altissimo, Basson, Conegliano, Mozzecane, Gambellara e Villafranca. La prima Associazione FIE classificatasi è stato lo Sci Club Valdobbiadene, davanti a GSDS San Zenone, GSA Rezzato, GSA San Giovanni, GAM Vallio Terme, ANA Mazzano, OSA Valmadrera, GAM ANA Bione, SPAC Paitone, GS Marinelli, AS Cailinese, APSS Abazia e Gruppo Alpini Basson. A ricordo della bella giornata trascorsa insieme, Marco Fasoli e Enrico Corghi hanno consegnato a tutte le 20 Associazioni FIE e Gruppi Alpini partecipanti un cappello alpino, confezionato con il contributo di amici e volontari del gruppo del Basson.