Si sono svolti a Brivio gli incontri inerenti ai tavoli di lavoro scaturiti dal 2° congresso, svoltosi a Firenze nel 2021: sono stati programmati all’interno del Consiglio Federale nella giornata di sabato 16 novembre 2024 e hanno previsto due sedute: la prima sulle strategie per il tesseramento e affiliazione, mentre la seconda sugli indicatori ed obiettivi.
In relazione al primo punto, quello del tesseramento, la domanda che ha guidato i lavori è stata: perché le Associazioni entrano in FIE ed analogamente perché ne escono. Questo è stato il punto di partenza di alcune riflessioni con alla base i dati aggiornati del tesseramento 2024 dove si denota un buon aumento di tesserati ma un lieve calo nel numero di Associazioni affiliate. Da una prima analisi di questo dato si può intuire che, anche laddove una piccola associazione decide di smettere la propria attività, gli individui che prima la componevano cercano altrove il modo di tesserarsi e di restare nel mondo FIE.
Tornando alla domanda del perché le associazioni entrano in FIE, i componenti del progetto hanno fatto un sondaggio fra varie Associazioni e ne sono emersi alcuni punti fondamentali di forza della nostra Federazione, quali: le attività di formazione per accompagnatori di escursionismo o dei giovani o dei disabili, le attività sportive e i nostri campionati di sci, marcia di regolarità e marcia aquatica, l’escursionismo, che è il caposaldo della nostra Federazione e l’assicurazione che copre in sicurezza le nostre uscite.
Nello stesso momento però si è cercato di capire anche i motivi che hanno portato fuori dalla FIE alcune Associazioni, tra cui qualcuna storica, per poter pensare in futuro a come evitare che ciò si ripeta. Principalmente, il motivo pare essere legato al mancato ricambio generazionale, che ha portato alcune Associazioni a perdere man mano tesserati sempre più anziani e con dirigenti non predisposti a modificare le loro Associazioni sulla base dei nuovi regolamenti dovuti alle novità del terzo settore. Altre Associazioni, invece, hanno lasciato la FIE per motivi di mancato interesse nelle attività svolte.
Da molte parti vi è la richiesta di una maggiore interazione tra i vari organi di cui è composta la FIE. I Comitati Regionali devono cercare di ascoltare le problematiche delle Associazioni, aiutarle nei problemi burocratici ed essere pronti nel trasferire i messaggi e le iniziative che partono dagli organi federali. Devono essere organizzati più eventi in cui coinvolgere tutte le Associazioni del proprio territorio.
Ci si è poi interrogati sul perché la FIE sia localizzata in alcuni territori e province, ma manchi in diverse zone d’Italia e una problematica di cui si è discusso è quella legata alla poca visibilità della nostra Federazione, problema di cui il recente Gruppo di Lavoro sulla Comunicazione sta cercando di occuparsene, diversificando i canali d’informazione ed implementando la presenza su diversi tipi di Social per attrarre la più larga base di individui. Anche la presentazione e la pubblicità su eventi organizzati dai vari comitati e dalle Associazioni deve essere adeguata ad attrarre più partecipanti possibili. Nel contempo bisogna continuare a mostrare e valorizzare le nostre peculiarità in merito alla formazione e all’inclusività.
Il post Covid ha modificato le abitudini delle persone portando sempre un maggior numero di individui ad intraprendere escursioni senza la dovuta conoscenza e preparazione di base. La nostra Federazione deve saper catalizzare queste persone portando la propria decennale esperienza nel campo dell’outdoor.
L’altro importante tavolo di lavoro ha elencato quelle che potrebbero e dovrebbero essere alcune delle linee guide strategiche per l’espansione della Federazione. Come già trattato nel tavolo precedente il potenziamento della Comunicazione è uno dei punti cardine: si stanno ultimando i nuovi siti web regionali con dominio internet FIE, che affiancheranno il sito nazionale FIE Italia di recente rinnovo. La visibilità è uno dei punti principale su cui puntare nonché cercare di attrarre i giovani tramite tutti i tipi di Social Network.
I Comitati Regionali e le Delegazioni devono saper valutare alcuni indicatori per capire se il lavoro svolto sta portando loro nella direzione giusta ed uno degli indicatori principali è naturalmente il numero dei tesserati, ma anche il numero di partecipanti che svolgono le attività organizzate e gli eventi. Potrebbe essere premiante inserire nuove attività o discipline, sviluppare la propria sentieristica per dare maggiore visibilità al territorio; cercare di completare il proprio organico per promuovere ogni realtà della Federazione inserendo nuove Commissioni Regionali. Sarà importane mantenere ed ampliare le collaborazioni con gli Enti Locali, Comuni, Parchi e Comunità Montane. Dovranno essere inserite collaborazioni commerciali esempio con negozi di articoli outdoor, dovranno essere inseriti nelle scuole mini corsi di formazione per ragazzi ed insegnanti sul tema dell’escursionismo.
Sempre in merito alla formazione, ogni Comitato o Delegazione dovrà prevedere la programmazione di più corsi per i futuri accompagnatori e verificare che la formazione stessa abbia raccolto consensi.
Ultimo tema da tenere in considerazione per i nostri Comitati e Delegazioni sarà il rispetto del budget e l’equilibrio finanziario cercando di ben reinvestire nelle attività gli introiti derivanti dal tesseramento; cercando altresì di attrarre sponsorizzazioni private o contributi pubblici per poter dare, laddove ci sia la necessità, un contributo alle Associazioni affiliate come l’esempio del Bando Ambiente appena concluso.
Il 2025 sarà l’anno degli obiettivi da perseguire per la crescita e l’espansione della nostra Federazione.
Severino Bonetti
Responsabile Sentieri Nord Italia e
Sabrina Fogazzi
Delegato Tecnico per la Lombardia
Marcia di Regolarità