Il governo dell’acqua: ambiente naturale e ambiente costruito

La seconda edizione del libro (2023) segue a distanza di 15 anni la prima; tale riedizione è stata sospinta dall’assegnazione all’autore del Stockholm Swedish Water Prize nel 2023 (premio più prestigioso al mondo per gli studi sull’acqua).  Il prof. Andrea Rinaldo è Ordinario di Costruzioni Idrauliche all’Università di Padova.

È interessante notare la poca apparizione, personalmente non l’avevo mai visto prima d’ora intervistato sui media televisivi in occasione di ripetuti e frequenti disastri provocati dall’acqua in Italia.

Il libro è molto interessante ed impegnativo da leggere con molteplici chiavi di lettura; ne elenco solamente alcune:

  • Ampia dissertazione su cosa voglia dire ambiente naturale ed ambiente “costruito”. Tematica già affrontata dal Leopardi nei Canti, Operette morali , Pensieri “ora in queste cose , una grandissima parte di quello che noi chiamiamo naturale, non è; anzi è piuttosto artificiale: come aire , i campi, lavorati, gli alberi e le altre piante educate e disposte in ordine, i fiui stretti infra certi termini ed indirizzati a certo corso e cose simili non hanno quello stato né quella sembianza che avrebbero naturalmente … la vista di ogni paese abitato … è cosa artificiata e diversa da quella che si sarebbe in natura” n.d.r. mi sembra che l’autore propenda per definire come naturale ciò che è costruito adesso, ovviamente al netto della pulizia del costruito in logica di abusi edilizi… tematica di difficilissima risoluzione.
  • Capire le relazioni tra trasformazioni nell’uso del suolo e assetto idraulico per comprendere fino a che punto la cementificazione del territorio e del correlato miglioramento del tenore di vita di tutti noi sia un male necessario, controllabile o regredibile
  • L’equilibrio non esiste in natura. Il mondo naturale è perennemente lontano da un equilibrio statico, anche per una diversa scala temporale tra il tempo delle nostre vite e quello degli eventi “disastri” naturali.
  • Le divulgazioni degli eventi relativi all’acqua (inondazioni, siccità, ..) è nella maggior parte dei casi in mano a giornalisti, presunti esperti, tuttologi, etc. Tali esposizioni dovrebbero essere verificate con metodo scientifico; si ricorda che nel metodo scientifico la misura della competenza di un esperto sta nella peer review, cioè nel giudizio dei pari esperti/scienziati. Va detto che a questo proposito che l’autore rimarca una certa lontananza degli esperti accademici dalla comunicazione/divulgazione di massa; lontananza che diventa una significativa mancanza  perché non permette agli ascoltatori di avere un quadro di riferimento più esatto e scientifico  
  • Concetto di tempo di ritorno di una opera di contenimento di “futuri disastri”; poter valutare tale tempo di ritorno dell’investimento è operazione piuttosto complessa per vari motivi. Il principale è la difficoltà di avere lunghe serie temporali di dati, difficili da ottenere anche perché, nel frattempo, il quadro di riferimento potrebbe modificarsi per nuove costruzioni, insediamenti ed opere.

Il libro è impegnativo perché necessita di tempo ed attenzione per capire alcuni aspetti tecnici, terminologici e di contesto necessari per avere una prima conoscenza sulle tematiche relative all’acqua; è un tempo ben speso e necessario se si vuole avere maggior consapevolezza di quello che accade intorno a noi.

Altro tema caro al prof. Rinaldo è la sua richiesta della necessità di un dibattito più ampio sui temi della conservazione e dell’uso dell’ambiente naturale e costruito; le opere idrauliche non dovrebbero avere paternità ideologia, ma occorre un dialogo aperto tra ambientalismo, expertise tecnica,  politica e sociale per poter avvicinarsi ad  una politica ambientale consapevole che guardi il lungo periodo  per un “dove vogliamo andare e cosa vogliamo essere”.

Per ultimo vorrei rimarcare il capito dedicato a Venezia da parte dell’autore veneziano doc (sestiere Dorsoduro): capitolo pieno di stimoli, suggestioni, chiarificazioni nel quale traspare amore per la nostra bellissima Venezia.  

Ugo Stocco
Commissione Formazione FIE
4  gennaio 2025

Andrea Rinaldo
Il governo dell’acqua: ambiente naturale e ambiente costruito
Editore Marsilio
Pagine 248
Prezzo € 25,00

Andrea Rinaldo

Andrea Rinaldo

Dal 1986 Andrea Rinaldo è professore ordinario di Costruzioni idrauliche all'Università di Padova. Dal 1992 al 2002 ha collaborato come ricercatore al Massachusetts Institute of Technology di Cambridge, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale; dal 2004 al 2006 è stato professore associato presso l'università di Princeton e dal 2008 è "Professor and Director, Laboratory of Eco Hydrology", alla Scuola politecnica federale di Losanna in Svizzera. Per i suoi studi idrologici ha avuto molti riconoscimenti: nel 1999 è nominato fellow, alla Water Academy di Oslo; nel 2006 è divenuto membro della National Academy of Engineering (Stati Uniti) e dell'Accademia reale svedese delle scienze; nel 2012 diviene International Member National Academy of Sciences; nel 2014 l'Università Laval di Québec gli ha conferito il dottorato in Scienze honoris causa. In Italia è stato fellow all'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti di Venezia, di cui è presidente dal 2021; socio effettivo dell'Accademia galileiana di scienze, lettere ed arti di Padova, socio corrispondente all'Accademia dei Concordi di Rovigo, socio effettivo all'Accademia dei Georgofili di Firenze dal 2012 e all'Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL di Roma dal 2014. Nel 2019 è divenuto membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei. Il 22 marzo 2023, l'Accademia reale svedese gli ha conferito lo Stockholm Water Prize (comunemente noto come "Nobel dell'acqua"), assegnato a «una persona svedese o straniera per il suo eccezionale contributo alla protezione dell'ambiente in senso lato o per aver scritto in modo illuminante su questo argomento». Rinaldo è stato il primo italiano a ricevere questo prestigioso premio.