Dal momento in cui ho ricevuto l’incarico di rappresentare la Federazione Italiana Escursionismo (FIE) alla campestre nazionale del Centro Sportivo Italiano (CSI), ho capito che sarebbe stata un’avventura straordinaria. I giorni che si avvicinavano, dal 4 al 6 aprile 2024, erano pieni di preparativi, emozioni e qualche incertezza, ma con tanta determinazione e voglia di partecipare a questo evento che coinvolgeva circa 1900 atleti e 176 associazioni sportive.
La preparazione è stata intensa: ho raccolto idee, materiali e volantini per presentare al meglio la nostra federazione, ponendo particolare attenzione alla marcia di regolarità. Ho cercato gadget che potessero colpire i giovani atleti, optando per una matita nera con la punta di gomma blu, con impresso il nome della nostra federazione ed il sito web, semplice ma significativa.
Ogni notte era un mix di entusiasmo e ansia, mentre verificavo elenchi e facevo prove, cercando di non dimenticare nulla. La predisposizione del team era alta, e la responsabilità di fare una bella figura pesava sulle mie spalle. Durante il viaggio verso Mel Belluno, ho avvertito una certa trepidazione; per oltre due ore non ho pronunciato parola, intimorita dalla responsabilità. Ma quando siamo arrivati, in pochi minuti, tutto ha preso forma. Eroi di questa storia sono i ragazzi e le ragazze che avrebbero di li a poco partecipato alle rispettive gare, vero e proprio motore di questa grande manifestazione con la loro sfilata di magliette colorate, contornati da un’organizzazione impeccabile e un’energia palpabile nell’aria. Genitori e atleti si muovevano con determinazione, preparando tutto con una meticolosità che solo chi conosce il significato di ‘prepararsi per una gara può comprendere. Non da meno è stata la cornice di questo importante evento con le Dolomiti Bellunesi sullo sfondo a ricordarci quanto amiamo lo sport e la montagna.
Nel nostro stand messoci a disposizione dall’organizzazione per ampliare sul campo la conoscenza reciproca delle nostre due federazioni, abbiamo iniziato a catturare l’attenzione dei curiosi, spiegando chi siamo e quali sono le nostre attività outdoor e perché eravamo lì. Ogni conversazione iniziava con un semplice volantino e un sorriso, molto spesso arricchita da risate e interazioni. La nostra ruota, strumento di misurazione dei percorsi di marcia di regolarità, suscitava curiosità e domande, spesso la nostra disciplina sportiva veniva confusa con quella dell’atletica, ma con brevi spiegazioni siamo riusciti ad incuriosire alcuni interessati trasformandoli in nuovi simpatizzanti desiderosi di rimanere in contatto con noi.
È stato molto bello parlare con associazioni che al loro interno hanno ragazzi disabili, che con entusiasmo si confrontato coi loro coetanei normodotati e ci ha ricordato quanto allo stesso modo durate le nostre Marciabili (gare di marcia di regolarità per disabili) si viva questo entusiasmo alla partecipazione dell’evento, festeggiando in ugual maniera dal primo all’ultimo posto.
Il momento culminante è arrivato quando un rappresentante dell’organizzazione nazionale del CSI si è fermato per congratularsi, esprimendo gratitudine per la nostra presenza e condividendo idee sul nostro operato. La giornata era calda e luminosa, e malgrado la stanchezza, l’entusiasmo non si spegneva. Condividere pane e formaggio, dolci e vino, è stato il modo migliore per cementare i legami mentre ci godevamo la vista delle meravigliose vette dolomitiche sullo sfondo del percorso di gara.
La nostra ambizione per il prossimo anno sarebbe quella di percorrere tratti di marcia più lunghi, possibilmente sul percorso di gara prima della partenza della loro manifestazione, dimostrando quanto la marcia alpina possa esprimere il nostro spirito e le nostre capacità. Potremmo essere piccoli rispetto a quell’ottima organizzazione, ma ci sentiamo allo stesso livello.
Concludiamo la giornata con una bibita rinfrescante tutti insieme, prima di tornare alle nostre rispettive abitazioni. Un sentito grazie va al nostro Presidente e alla giunta che hanno creduto in noi, al Commissario Regionale Veneto Paolo Torresan e al suo gruppo, così come al Gruppo Alpini Basson per la loro disponibilità e competenza. Un ringraziamento speciale a Ugo Stocco, il nostro mentore, per averci insegnato a vedere le cose da prospettive nuove.
Concludendo, il clima di collaborazione e amicizia, la passione dei giovani atleti, e l’assoluta bellezza dell’evento, hanno reso questa esperienza memorabile. A tal proposito, per quanto riguarda la competizione, la regione vincitrice della giornata è stata la Lombardia.
Sabrina Fogazzi