La cavalcata di Lorenzo Schia sul Sentiero Europeo E7 si è conclusa. È domenica 23 ottobre 2022 e l’arrivo nel Principato di Monaco è baciato da un sole veramente eccezionale in questa stagione. Una giornata da incorniciare!
E abbiamo corso il rischio di non poterlo incontrare, come si può leggere dal resoconto finale di questa avventura, dove Lorenzo ci racconta delle sue difficoltà di comunicazione. E questo è stato un vero peccato, perché in programma c’erano delle interviste con tre radio di importanza nazionale.
Chi scrive ha avuto il piacere e l’onore di far parte della delegazione FIE che ha accolto Lorenzo. Purtroppo i molti impegni concomitanti e alcune problematiche di altro tipo non ci hanno permesso di essere più numerosi, ma la bandiera della FIE ha avuto modo di essere mostrata anche in territorio straniero (suscitando l’allarme della guarnigione del palazzo del Principe Alberto II, che ci ha immediatamente intimato di non mostrarla e costretto alla cancellazione del video che stavamo girando…).
Le poche ore che abbiamo potuto trascorrere insieme a Lorenzo, e a Walter, lui stesso ultra trail runner e animatore della web tv SpeedRunner, sono state ore serene e improntate alla massima allegria. Noi della FIE ci siamo sentiti fra amici e ci auguriamo vivamente che questa occasione possa ripetersi presto. Abbiamo incontrato due veri e propri super atleti – perché chi corre quelle distanze incredibili si confronta con i limiti del corpo e della mente – e abbiamo potuto constatare per l’ennesima volta la loro umanità e una passione sincera per la natura e la bellezza di luoghi e paesaggi.
A questo punto è quasi con un pizzico di nostalgia che riportiamo l’ultimo racconto di marcia di Lorenzo Schia e le fotografie scattate in quel di Monaco-Montecarlo, con il runner che si è divertito sul circuito stradale più famoso della Formula 1 e con altri magnifici panorami che hanno allietato i suoi occhi (e, per questa volta, anche i nostri). In conclusione, dopo la galleria di immagini, riportiamo il messaggio che il presidente della FIE, Domenico Pandolfo, ha trasmesso a Lorenzo a mezzo WhattsApp.
Per la prima volta in questa esperienza sull’E7, sono partito veramente con calma, non avevo problemi di rispettare tabelle di marcia e tantomeno il pensiero di accendere le torce per l’arrivo di fine tappa con il buio.
Niente incontri con animali selvatici o piante urticanti ma solo Runner sul lungo tratto di passeggiata che costeggia il mare in questi ultimi km che mi separano dalla mia meta finale.
Che giornata davvero indimenticabile, il sole rasenta il mare e piano piano si eleva, mi accompagna lungo questa passeggiata, come se volesse prendermi la mano e farsi trascinare fino a Montecarlo. Dopo qualche ora di cammino arrivo di fronte allo Yacht Club, alzo lo sguardo e davanti a me vedo una via che si immette verso le prime costruzioni; sono completamente circondato e quindi avvolto da enormi palazzi. Sono immerso in questa affascinante città tra grattacieli, passeggiate infinite e le emozioni di alcuni punti caratteristici del Grand Premio di F1. Mi immergo totalmente nella cittadina tra yacht e auto sportive, alberghi lussuosi e ristoranti chic, strutture sportive, statue e giardini curati maniacalmente.
Nella mattinata mi hanno informato che ad attendermi ci sarà una delegazione della FIE Liguria ma, da quando ho superato il confine la mia linea telefonica sembra non funzionare. Qualche fulminea idea e dove la tecnologia fa cilecca l’uomo deve cercare l’alternativa; riesco ugualmente a mettermi in contatto con Alberto, fissiamo il punto di incontro in un punto definito, il Museo Oceanografico. Ho corso un grande rischio, quello di non incontrarmi con la delegazione.
Ci incontriamo nei giardini del Museo e sono accolto con grande entusiasmo, tempo di salutarci e vengo omaggiato inizialmente da un Gagliardetto FIE Liguria, ma ci sono altre due scatole tra le mani di Alberto e Cristina che mi parlano di prodotti commestibili e integratori.
Che dire, io in questo periodo sono una fase di cura comunemente definita “all’ingrasso”, quindi non esito a ricevere quanto mi propongono.
È ormai ora di pranzo, ci inoltriamo tra le vie del paese ma, Alberto fa fatica a tenere il nostro passo. Proseguiamo ed individuiamo un locale, il ristoratore ci osserva ma dopo avergli raccontato la mia avventura, veniamo accolti in maniera gentile, quasi fossimo di casa. Dopo aver consumato il pranzo arriva il momento di aprire quella tanto attesa scatola bianca che da diverso tempo ondeggiava tra le dita di Cristina. Ecco, Una splendida torta azzurra come la bandiera Nazionale che faceva da cornice allo Scudo italiano e a quel logo che porto vicino al mio petto dall’inizio di questa avventura, l’E7!.
Una bella foto di rito davanti al palazzo del Principe e ritorniamo verso il museo, lo zaino di Alberto è pesante e si scoprono tante cose, la sua fatica è legata agli integratori di cui parlava, ora è chiaro.
La mia prima regola in escursione è quella di non restare mai senza liquidi e lui ne ha portato veramente in abbondanza! Ci posizioniamo in una zona con una vista mare incantata, ed è l’ora delle interviste.
Decidiamo di alleggerire lo zaino di Alberto, un ultimo brindisi e ci lasciamo con un arrivederci a presto, non sui sentieri ma in una occasione dove poter degustare con tranquillità i piatti tipici locali.
Con dispiacere, devo lasciare Montecarlo e questa splendida giornata; devo però riprendere in senso contrario quel sentiero che tanto mi è piaciuto nella mattinata, il viaggio di rientro a casa mi aspetta.
Questo E7 è stato veramente emozionate, non solo per i luoghi in cui ho transitato, le vette e i paesaggi, le tradizioni locali, le accoglienze e gli incontri istituzionali, ma anche per un importante cambiamento che mi ha portato a rivedere alcuni aspetti che avevo perso da molti anni.
Un sincero grazie va a tutte quelle persone che sono state al mio fianco anche in questa fantastica Impresa!
Messaggio del presidente della Federazione Italiana Escursionismo
Il mio personale ringraziamento, a nome della FIE e di tutti gli escursionisti del mondo per il lavoro di rilievo che hai fatto su tre dei cinque sentieri europei che interessano l’Italia (E1, E5, E7, E10ed E12), percorrendo i primi tre dell’elenco.
Il futuro dell’escursionismo viaggerà sempre più sulle tracce digitali, per cui Tu hai reso un servigio inestimabile aiutando la FIE ad anticipare il futuro, cosa che la nostra Federazione saprà tenere nella giusta considerazione. L’innovazione è figlia della visione di chi ha la mente proiettata nel futuro e Tu hai sposato, con le tue imprese, gli obiettivi che la FIE si è data per il futuro.
Grazie, Thank you, Mercì, Danke Schoen!
Un caro abbraccio in attesa di incontrarci! Ad majora!!