A partire dal 1979 il 27 settembre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale del Turismo. Questa ricorrenza venne istituita dalla UNWTO (United Nations World Tourism Organization, Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, i cui Statuti vennero adottati nel 1970, proprio il 27 settembre) nel corso della sua terza sessione che si svolse in Spagna, a Torremolinos.

Il tema scelto per il summit di quest’anno (che si tiene in Indonesia, anche se tutti gli Stati membri sono invitati a organizzare momenti di celebrazione della Giornata) è Riconsiderazione del Turismo e l’intenzione è quella di reinventare il turismo per offrire “un futuro più sostenibile, prospero e resiliente per tutti” (dal messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la Giornata Mondiale del Turismo). Il Turismo, in quest’ottica, viene visto come uno strumento fondamentale per favorire l’inclusione, la tutela della natura e la comprensione reciproca delle diverse culture. Un turismo che ha diverse valenze, dunque, e non soltanto una visione di tipo “industriale”.

Il 2022 ha visto una notevole ripresa del settore, fortemente penalizzato dal biennio della pandemia. In alcuni casi il numero delle presenze è risultato essere addirittura superiore a quello del 2019. Con il ritorno alla normalità abbiamo assistito anche a una importante trasformazione del modo di fare turismo, sia da parte dell’utenza che da parte degli operatori: un turismo sempre più attento alle tematiche ambientali, in modo da far sì che la crescita di questo comparto economico (già da tempo uno dei più importanti a livello planetario) non incida sul futuro delle persone e del pianeta.

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