Nella giornata del 6 ottobre 2024 si è tenuto il 2°raduno dei gruppi FIE Lazio ad Oriolo Romano.
Una giornata “miracolosa” con oltre 130 persone arrivate dalle dieci associazioni laziali della FIE.
Noi di “Yogarmonia walking e trekking” abbiamo avuto l’onere e l’onore di organizzare questo raduno che è stato veramente una sinergia di anime che sono inserite nella grande famiglia della FIE.
Abbiamo seguito l‘acqua come filo conduttore del raduno perché mai come in questo momento di grandi sconvolgimenti noi che siamo accompagnatori FIE e camminatori dobbiamo far comprendere a chi cammina con noi l’importanza e la tutela di questo prezioso elemento e la preservazione dei luoghi e della natura da lasciare alle prossime generazioni.
Abbiamo visitato il sistema delle fontane e dei fontanili più rilevanti del borgo di Oriolo Romano, raccontandone la storia. Il nome del paese potrebbe derivare da “hordeolus”, ‘chicco d’orzo’, secondo un’ipotesi che risale allo studioso Gerhard Rohlfs. Più probabile appare la derivazione da aureus ‘d’oro’, in analogia con omonimi lombardi, per la fecondità del terreno o anche da Aureoulus, nome personale romano. Sulle colline dei monti Sabatini, Oriolo Romano è a ridosso del Lago di Bracciano, tra boschi di antichi faggi, cerri e castagni. Siamo all’interno del Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano (a nordovest della capitale, nella bassa Tuscia). Il territorio vanta le Olmate, l’antico giardino di Palazzo Altieri, e la rigogliosa Faggeta di Monte Raschio, patrimonio mondiale naturalistico dell’UNESCO dal 2017. “Città ideale e felice” Oriolo Romano fu pianificata così nella sua organizzazione economica e urbanistica dal suo fondatore della famiglia nobile Santacroce. Quando, infatti, nel 1560 Giorgio Santacroce fondò il primo insediamento del borgo, fece applicare un piano regolatore razionale e preciso, capace di soddisfare le necessità del popolo e dei Signori. Ancora oggi Oriolo Romano gode di questo particolare carattere urbanistico apparendo come uno dei pochi esempi di insediamento umano dettagliatamente pianificato nel suo assetto e nei suoi spazi. Strade rettilinee, un giardino e un orto per ogni casa, una grande piazza per i momenti di incontro e una grande via, l’antica via Clodia, per il passaggio delle attività commerciali: queste le sue caratteristiche fondamentali.
L’escursione è iniziata con i saluti istituzionali FIE e delle Autorità locali davanti alla Fontana Vecchia, a seguito dei quali vi è stata una lettura e un’introduzione al tema centrale dell’escursione. Successivamente abbiamo fatto visita al Parco di Palazzo Altieri con le sue piante secolari, dove è avvenuta una breve meditazione di pochi minuti di contatto con la natura ed il luogo. L’evento è proseguito con la visita alle vie dell’acqua tra le fontane storiche del paese e il centro antico. Il percorso ad anello ci ha portati alla Mola ed alla sua cascata Monumento Naturale. Il parco della Mola, che si estende a circa 5 km dal centro del paese di Oriolo Romano, prende il nome dal vecchio molino, costruito nel 1573 dal feudatario Giorgio Santacroce. Tale costruzione sfruttava le acque del fiume Mignone del fosso Biscione per realizzare la molitura del grano da farina. La Mola, detta del Biscione, è immersa nel verde a poca distanza dai resti delle antiche opere di canalizzazione e delle mura perimetrali in tufo. In tutta l’area non mancano manifestazioni termali tipiche di un territorio vulcanico come quello della Tuscia. Tra le sorgenti termali maggiori si registra sicuramente quella della Mola stessa, caratterizzata da acqua tra i 25 e i 28 gradi centigradi e da abbondanti emissioni gassose. All’interno del Parco della Mola l’Università di Roma Facoltà di Agraria ha allestito un parco con tavoli per il ristoro e due piccole piscine che raccolgono l’acqua sulfurea termale locale. Giunti alla Mola abbiamo effettuato una visita con spiegazione storico-naturalistica di quei luoghi.
I ringraziamenti vanno agli amici Maja Borer e Paolo Guardalà e tutta la famiglia che sono stati base sicura ed accogliente su cui organizzare il nostro raduno. Senza il loro supporto, la giornata di ieri sarebbe stata impossibile. A loro va’ un grazie di cuore.
Ringrazio anche mia moglie Stefania Bochicchio, che ha supportato l’organizzazione con il suo aiuto fattivo e delicato, ed inoltre l’amico dell’associazione “Tarkna”, Ennio Soldini ed il presidente della locale sezione CAI per la presenza e l’amministrazione comunale di Oriolo Romano.
Grazie anche a Danilo Zuliani che ha letto poesia e pensieri dedicati all’acqua davanti ad ogni fontanile.
Abbiamo anche presentato la prossima marcia mondiale che passerà per Roma il prossimo 24 aprile. Noi della FIE siamo parte dell’organizzazione: mai come ora la pace è necessaria.
Grazie ad ognuno di voi per esserci stato e spero che i miracoli si ripetano sempre.
Giuseppe Miccoli
presidente di #yogarmoniawalkingetrekking #loyogaincammino
https://www.facebook.com/lacastellina15oriolo