San Michele di Ome, apertura del calendario escursionistico 2025 del G.E. Rodengo Saiano

Benvenuti amici!

Non dei “Sempreverdi”, non dei “Camminatori Lenti e Contenti” è questa escursione che vado a raccontarvi. Bensì del GERS, del “Gruppo Escursionistico di Rodengo Saiano” che oggi, domenica 16 marzo, apre il calendario con una camminata alla portata di tutti, verso la chiesa di San Michele a Ome.

Ma che ci faccio io qui, direte. Beh quest’anno… anche se in precedenza ho partecipato due volte ad una analoga gita di apertura, quest’anno sono pure io un associato. Dopo ben 38 anni dalla fondazione del Gruppo, avvenuta nel 1987, sono arrivato a deciderlo. E sarà un coinvolgimento più di solidarietà che effettivo, continuando, fin quando mi sarà possibile, ad andare in montagna il mercoledì, con uno dei gruppi che ho nominato all’inizio.

Quindi, metto da parte le cose personali e insieme guardiamo cosa succede nel filmato.

Fino a meno di un’ora fa il tempo era incerto e piovoso, ancora si vedono le nubi che si allontanano verso nord. È la coda del maltempo che ha flagellato la Toscana e la Romagna. Ora il cielo si apre al sereno.

Questa plaga della Franciacorta ricca di boschi e di prati, percorsa dalle antiche e benefiche acque del Torrente Gandovere mantiene gran parte dell’aspetto che essa aveva prima della massiccia espansione abitativa, civile e artigiano/industriale, avvenuta partendo dagli anni 70 del 1900. Anche il fatto che ora predomini in “Franciacorta” la coltivazione della vite, qui, su queste colline, i filari appaiono di qualità, ma diciamo… sono umani, non proprio industriali come altrove. Non molto differenti da quelli di una volta, nei quali era privilegiata la “pergola” che dava più produzione, importando meno allora della esasperata qualità del vino.

Quindi amici, prendete ispirazione da queste strade campestri, dalla buona qualità dei prati e dei boschi per una salutare camminata andando come noi da Rodengo a Ome, alla scoperta dalle bellezze del territorio. Come “l’Orto Botanico delle Querce” che offrirà ai passanti e tra poco, la fioritura dei “ciliegi” in un angolo apposito e vi sembrerà di essere in Giappone.

Vi ho raccontato la mia ora, come ce la stiamo raccontando tutti nel video, mescolandoci di volta in volta fin dalla partenza. Io che ho solo in mente di filmare, il racconto ad un occasionale vicino sarebbe stato più o meno quello che avete sentito, da me, ora. Infine siamo giunti a “San Michele” giusto poco prima di mezzogiorno. Vino, pane e salamina, offerti a tutti dal GERS, sono a disposizione, in collaborazione con il “Gruppo Alpini di Ome”.

Un’ora di serenità prima di intraprendere il ritorno. La chiesetta per l’occasione è aperta, io vi mostro solo i particolari graffiti delle galere, ex voto di chi tornò salvo nel 1500 dalla navigazione sui navigli della Serenissima Repubblica Veneta.

A voi scoprire le restanti immagini che ornano tutto San Michele.

Il filmato termina qui. Un saluto a tutti da Eligio Corsini.

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