Sentieri e Cammini in Calabria, l’intervento della FIE al workshop “Turismo ferroviario e mobilità dolce”

Si è svolto a Reggio Calabria l’evento principale della Giornata delle Ferrovie delle Meraviglie, la manifestazione ferroviaria nazionale organizzata annualmente dall’Alleanza della Mobilità Dolce AMODO, dedicato alle ferrovie turistiche, una splendida realtà che sta crescendo in modo significativo in Italia. Nel pomeriggio del 3 maggio il Workshop “Turismo Ferroviario e Mobilità Dolce” ha visto la partecipazione attiva della Federazione Italiana Escursionismo con un intervento di Elvira Romeo, Tesoriere Federale, su “Sentieri e Cammini di Calabria”.

Nella giornata del 4 maggio il treno speciale storico intitolato il Treno della Magna Græcia, realizzato con il materiale rotabile di Fondazione FS e l’organizzazione dell’Associazione Ferrovie in Calabria, membro di FIFTM, ha percorso il tratto ionico calabrese, con tappe nelle principali destinazioni e visite guidate a borghi e siti di interesse culturale.

A seguire l’intervento integrale di Elvira Romeo per la Federazione Italiana Escursionismo (insieme alle slide della presentazione, qui in formato scaricabile e stampabile), attraverso il quale si è cercato di puntare l’attenzione non sulla sentieristica in quanto tale, che consente meramente di camminare, bensì sull’esperienza che può essere condotta mediante l’andar lenti, sfruttando le connessioni tra i sentieri e parlando quindi dei Cammini, cammini che sono percorsi da viaggiatori che, sempre in maggior numero oggi, scelgono questa modalità per visitare le zone più nascoste, scoprendone e riscoprendone il patrimonio naturale, archeologico, storico, culturale e produttivo (artigianale, artistico e agricolo). Il tutto considerando le opportunità, che devono essere garantite ai viaggiatori e agli escursionisti, di integrare l’esperienza del camminare con quella del viaggio lento attraverso le dovute connessioni le realtà ferroviarie dei treni museali, storici, dedicati alla cultura dei luoghi e al rispetto del territorio.

Desidero declinare la sentieristica di Calabria già intendendola con l’accezione di “Cammino”, che è più affine al viaggio, alla scoperta di un territorio diverso da quello in cui viviamo. Quello che è materialmente un sentiero ce lo dicono le definizioni nel Codice della Strada, l’intento è quello di vedere ciò che sta dentro un sentiero, ovvero la vita che possiamo metterci nel frequentarlo, nell’ascoltarlo, nel percorrerlo. Perché i sentieri, e i Cammini, sono fatti di natura, bellezza, storia, delle civiltà che si sono susseguite nell’abitare i luoghi, delle voci e infine delle persone che oggi li vivono.

Iniziamo subito dalla BASE: la base dell’andar lento è costituita sì dai cammini di Calabria: Sentiero Europeo E1 o E12, Sentiero dell’Inglese, Cammino di San Francesco da Paola, Kalabria Coast to Coast, Sentiero del Brigante e tanti altri, ma soprattutto dai soggetti che li hanno realizzati, che li curano, li promuovono e li tutelano. Oggi, a livello regionale, è stata forte l’esigenza di un coordinamento, realizzato grazie al Protocollo di Intesa sottoscritto tra i vari soggetti che gestiscono i cammini e il Laboratorio Logica dell’UniRC che ha istituito un tavolo permanente di confronto e studio per la valorizzazione dei sentieri, cammini, vie o itinerari da percorrere a piedi, in bicicletta, nella modalità di turismo di tipo “slow” e sostenibile. Tanti gli obiettivi e gli ambiti di azione di questo tavolo di lavoro permanente:

  • Promozione della mobilità attiva, devi studiare per camminare, al fine di contribuire alle strategie di sostenibilità a livello nazionale ed internazionale;
  • Promozione della sicurezza e dell’accessibilità dei cammini e dei sentieri;
  • Promozione della cultura del camminare e educazione al cammino come strumento di crescita e formazione delle nuove generazioni;
  • Coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholders dei territori interessati dagli itinerari, al fine di incrementare la consapevolezza circa i benefici del viaggiare lento pede e i vantaggi del turismo sostenibile;


Inoltre, oggi in Calabria è in fase di definizione il Regolamento di attuazione della Legge regionale 15 marzo 2023, n. 12 sulle Disposizioni per la realizzazione, il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei Cammini di Calabria; regolamento che ad oggi dovrebbe già esser stato emanato. I promotori dei Cammini e la FIE sono rappresentati nel Coordinamento dei Cammini di Calabria, organo istituito dalla Legge regionale avente funzioni consultive e di raccordo tra il territorio e l’ente: l’auspicio è quello che sia l’amministrazione regionale che gli altri interlocutori siano ispirati dalla promozione del bene comune e che portino a casa questo risultato nel più breve tempo possibile.

La tratta calabrese del Sentiero Europeo E1 si inserisce a tutti gli effetti nel contesto sentieristico europeo gestito, in Italia per il tramite della FIE – Federazione Italiana Escursionismo, dalla ERA – European Ramblers Association e composto da 12 sentieri di lunga percorrenza che attraversano i Paesi Europei, interessando in alcuni casi Paesi extra-europei.

Dal 1978 il Globo, la scultura in ferro che rappresenta un mappamondo posizionata a Capo Nord in Norvegia, collega simbolicamente, ma anche realmente, tramite il Sentiero Europeo E1, il nord Europa con la punta più a sud cioè Portopalo di Capo Passero in Sicilia, dove dal 2018, anno di inaugurazione della tratta siciliana, è posizionata una targa.

Lo slogan che contraddistingue I Sentieri Europei è: “Camminare da popolo a popolo”, che vuole rimarcare, con semplici parole, gli obiettivi ispiratori dell’Unione Europea: unire non le località geografiche ma le persone, le culture. Il cammino che, per la parte calabrese, unirà le culture e le tradizioni collegandole alle regioni limitrofe, utilizza segmenti di altri sentieri/cammini esistenti e frequentati, con l’intento di evidenziarli ad una platea europea oltre che renderli fruibili in maniera strutturale.

Velocemente alcuni dettagli:

LA STORIA

Inaugurato il 2 luglio 1972 a Costanza, l’E1, tratta italiana, parte da Porto Ceresio, sul Lago di Lugano, per scendere fino a Capo Passero.

Le 25 tappe della tratta calabrese, di 460 Km che attraversano Parco Pollino, Serre e Aspromonte, sono state individuate, si procederà alla fase autorizzativa degli enti deputati per l’apposizione della segnaletica europea che vedete in basso, il cerchio di 12 stelle dorate su uno sfondo blu, con al centro la scritta E1. Le stelle rappresentano gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli d’Europa. E infine la parte più importante, ovvero il caricamento sull’APP dedicata FIEMAPS, già operativa per le tratte delle altre regioni italiane, con tutte le info logistiche per la completa fruibilità.

GOVERNANCE DEL CAMMINO E PARTECIPAZIONE

Le Associazioni affiliate FIE presenti su tutto il territorio, oltre a curare la manutenzione leggera del sentiero, ciascuna per la porzione di competenza, interagiscono con le realtà sociali e imprenditoriali e con gli Enti locali per ottimizzare l’accessibilità e la qualità dei servizi disponibili. Queste associazioni fungono da referenti per la percorribilità del sentiero e sono disponibili a fornire supporto e informazioni ai trekker. È importante sottolineare che queste associazioni sono realtà associative senza fini di lucro e non richiedono costi vivi per il loro supporto. Ed è anche importante sottolineare che ogni guida abilitata può approcciarsi al Sentiero E1 e proporre le proprie prestazioni professionali. Questo offre ai trekker la possibilità di scegliere tra diverse opzioni di accompagnamento, a seconda delle loro esigenze.

Parliamo di FRUIBILITÀ e di ACCOGLIENZA: sono date dall’accessibilità alle informazioni oltre che dall’esistenza del Cammino in sé: Punti-tappa definiti, servizi per alloggio e ristorazione, meglio se ospitalità diffusa a beneficio delle piccole realtà locali impegnate nella lotta allo spopolamento dei centri minori, info su connessioni con trasporto pubblico, su disponibilità bancomat o farmacie, punti di interesse: tutte informazioni che per L’E1 sono disponibili tramite l’app FIEMAPS.

Tutto questo che abbiamo appena detto per stimolare L’INTERESSE DEI CAMMINATORI EUROPEI, con la “vetrina europea” il potenziale dei nostri cammini è ampliato in modo assai sensibile.

Dopo questa breve parentesi sull’E1, torniamo a parlare di Cammini di Calabria nel senso più ampio con l’analisi SWoT dei punti di forza, di debolezza, delle opportunità e delle minacce Si tratta di concetti molto intuitivi per coloro che da anni si spendono per la realizzazione e promozione dei cammini:

FORZA

L’attenta promozione e gestione dei cammini ci consente di tutelare in territorio con investimenti strutturali a bassissimo impatto sia in termini economici che ambientali. Riusciamo ad ampliare l’orizzonte turistico grazie all’accessibilità ad una platea molto estesa se considerata su grande scala.

Quali sono gli OSTACOLI più frequenti: troppo spesso, le istituzioni non si dimostrano partner nelle iniziative e nei progetti, possono addirittura costituire un ostacolo per i più ostinati sognatori.

Le  OPPORTUNITÀ: Ormai le conosciamo tutti: destagionalizzazione, aree montane remote e lontane dai traffici turistici di massa che tornano a diventare meta dei viaggiatori attenti, cura non invasiva del territorio, microeconomia locale che si rilancia grazie all’ospitalità a cura di stakeholders del luogo.

Le MINACCE sono tante. Oltre a quelle ambientali, quelle “calate dall’alto”, quelle che vengono studiate a tavolino per adempiere magari a progetti avulsi dal contesto in cui ricadono e che niente di buono apportano a livello locale.

PROSPETTIVE DI SVILUPPO E VISION

La FIE, con i Sentieri Europei, come ho detto progetti della ERA, desidera ampliare l’orizzonte esperenziale ad una platea più ampia, appunto europea, sottolineando l’alto significato dei sentieri europei quali vie per mettere in comunicazione i popoli, favorendone la conoscenza reciproca e lo scambio di idee. Resta inteso che questo deve essere il fine comune per tutti i cammini presenti sul nostro territorio regionale.

Camminare allarga i nostri orizzonti.

Camminare è protezione ambientale, perché mette in connessione l’uomo e la natura.

Camminare è memoria, meditazione, conoscenza, perché apre lo sguardo dell’escursionista oltre il quotidiano.

Camminare è la strada da percorrere puntando a sostenibilità, fruibilità, visibilità, identità e riscatto sociale.

Elvira Romeo
Federazione Italiana Escursionismo

Slides Elvira Romeo

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