di Cinzia Manetti
Comunicazione Istituzionale CR Toscana
e neo AEN
Il 7 e l’8 settembre si sono tenuti gli esami del Corso per Accompagnatore di Escursionismo Nazionale – AEN23 – presso la sede del Comitato Regionale Toscana a Castelnuovo Berardenga.
Le tesine finali hanno avuto ad oggetto tre filoni:
- buone pratiche,
- approfondimenti tematici,
- una diversa progettazione ed una nuova lettura di percorsi – vecchi e nuovi – dove praticare l’escursionismo.
Due giorni di scambio conoscenze e, per sintetizzare, all’insegna dell’educazione ambientale, della filosofia dell’ambiente, della cittadinanza attiva alternati da momenti conviviali.
Al termine degli esami, il Direttore del Corso Ugo Stocco – Commissario Federale Formazione – ha suggerito di dar vita alle tesine, proponendo di condividere:
- gli approfondimenti tematici in una serata on line,
- la nuova lettura dei cammini ed escursioni progettati,
- le buone pratiche e trasformale in un progetto a livello di Comitato.
Come si dice in Toscana: “ha invitato la lepre a corre” e Noi “Un’si fa diaccià”
Abbiamo raccolto subito l’idea e trasformata in un Obiettivo “SMART”, come suggerito a latere del corso.
Infatti, Eccoci qui, puntuali, come promesso con questo articolo, dopo aver condiviso l’idea con gli Accompagnatori al Raduno e con i Presidenti delle Associazioni in sede di Consulta, con:
- Un corso di aggiornamento per Accompagnatori di Escursionismo, aperto ai Tesserati ed alle Tesserate sul tema del Castagno ed escursione al seguito e sul tema della Filosofia dell’Ambiente;
- Le Escursioni progettate e raccontate con gli occhi della biodiversità, dell’educazione ambientale disponibili per le Associazioni;
- Un progetto dedicato all’ambiente ed alla cittadinanza attiva, a partire da una buona pratica… il “plogging”…
Che cosa è il Plogging?
Un altro termine inglese – diremmo – lo scopriremo, invece, nella prossima pagina nell’articolo di Rosa Metella Refini e di Marco Ragni, entrambi della “mia” Associazione, il Gruppo Escursionisti Berardenga, che hanno presentato la Tesina sul “Plogging”.
Lasciandovi nella curiosità, ancora per pochi minuti, il Comitato Regionale Toscana si fa portavoce per la diffusione della buona pratica del Gruppo Escursionisti Berardenga (GEB), che da qualche anno ha fatto propria l’idea e la pratica del plogging, promuovendo due escursioni dedicate con gli attori del Territorio.
Il prossimo passo – dice la Presidente Refini – coinvolgere i Bambini o i giovani delle Scuole!
E Noi … “un’ si farà diaccià manco questa”! Coglieremo anche questa occasione!
Prendersi cura dell’ambiente aiuta a prendersi cura degli altri e di noi stessi. Questo richiede un cambio di paradigma, che guarda al Ben-Essere, al vivere con i 5 sensi la pratica dell’escursionismo, come ho avuto modo di presentare durante la mia esposizione a Castelnuovo.
La proposta Toscana è di dedicare una giornata ad hoc, supportando e stimolando le Associazioni ed i loro Soci e Socie al recupero organizzato dei rifiuti leggeri durante la camminata.
In molte Associazioni, è già diffuso l’uso di sacchetti per la raccolta rifiuti durante le escursioni.
Vogliamo spingersi Oltre, Vogliamo spingersi Oltre il Confine…
Vogliamo “istituzionalizzarlo”, contando sull’apporto e sul supporto di tutti e tutte gli/le AEN.
Infatti, la novità è nell’obiettivo comune, condiviso e partecipato di diffondere l’etica ambientale e di estendere questa buona pratica, rafforzando quanto viene già fatto nelle Associazioni per coinvolgere anche i ragazzi e le ragazze delle Scuole e il mondo dell’Istruzione.
Il C.R. Toscana si è quindi dato per il 2025 il duplice obiettivo di promuovere e diffondere l’utilizzo di sacchetti durante le escursioni per la raccolta dei piccoli rifiuti e di patrocinare la giornata di sabato 29 marzo 2025, dedicandola all’attività del plogging:
“Insieme per i Sentieri Puliti – Riempi il tuo sacchetto”,
con il coordinamento del GEB – Gruppo Escursionisti Berardenga e la collaborazione delle Istituzioni e delle Associazioni FIE del Territorio Toscano.
Una giornata, nel calendario condiviso, aperta alla cittadinanza e in cui tutte le Associazioni che vorranno partecipare dedicheranno una escursione alla pulitura di una parte di un sentiero; una giornata dedicata alla raccolta organizzata, in contemporanea, dei rifiuti durante la camminata, dedicata allo stare insieme per Noi e per gli Altri, con l’ausilio di guanti e strumentazione ad hoc.
“Insieme per i Sentieri Puliti – riempi il tuo sacchetto”, sarà promossa con il coinvolgimento dei principali portatori di interesse, delle Istituzioni locali e delle Organizzazioni come Sei Toscana, Lega Ambiente.
Vi diamo appuntamento al 29 marzo 2025, in Toscana, a “Insieme per i Sentieri Puliti – Riempi il tuo sacchetto” e guardando… Oltre il Confine… chissà che non diventi una giornata in cui tutti i Comitati Regionali, le Delegazioni e le Associazioni della F.I.E. saranno “Insieme per i Sentieri Puliti… a riempire i nostri sacchetti”.
Buone Pratiche ed etica ambientale: Plogging ed Ecotrekking.
di Rosa Metella Refini
Presidente Gruppo Escursionisti Berardenga
e neo AEN
e di Marco Ragni
Consigliere Regionale
e Tesoriere
La salute del pianeta è minacciata da tonnellate di immondizia difficili da smaltire e tutti noi, spesso senza rendercene conto, contribuiamo ogni giorno a innalzare i livelli di inquinamento nell’aria, nel suolo e nelle acque.
Anche tre piccoli gesti come correre, raccogliere e gettare i rifiuti possono fare la differenza per la nostra generazione e per quelle future.
Il Plogging è nato nel 2016 per merito del podista svedese Erik Ahlström che, stanco di vedere spazzatura ovunque, ha pensato bene di trasformare il normale “jogging” in un’attività “green”.
La raccolta dei rifiuti diventa parte integrante della sua corsa quotidiana tra le vie di Stoccolma e, grazie al passaparola tra familiari e amici e ai Social Network, l’idea si diffonde ben presto in tutta la Svezia. Nascono gruppi e movimenti sportivi e ambientalisti, tra cui il Plogga Movement fondato dallo stesso Ahlström. E nel giro di pochi anni, l’allenamento green spopola nel resto del mondo coinvolgendo amanti dello sport, associazioni e persone interessate ai problemi ambientali. Oggi esiste addirittura il Campionato Mondiale di Plogging.
La parola Plogging unisce le parole svedesi “plocka upp” (raccogliere-pulire) ed il noto verbo inglese “running oppure jogging’.
In pratica la parola definisce l’attività di camminare, correre o fare altra attività di movimento raccogliendo i rifiuti che si trovano sul cammino come carte, mozziconi di sigaretta, lattine, bottiglie e tutto quanto si trova abbandonato a terra.
Il Plogging è un’attività di gruppo che favorisce la partecipazione e la socializzazione, ma può essere fatta anche in solitaria, in coppia ed in famiglia.
I bambini, divertendosi e facendo attività fisica, imparano quanto sia importante non lasciare la spazzatura in giro.
Unire ecologia ed ambientalismo allo sport e fitness dunque può diventare anche un gioco perché chiede di muoversi nello spazio camminando velocemente o correndo fermandosi ogni volta che si avvista un rifiuto lungo i marciapiedi o negli spazi verdi.
L’attività del Plogging può essere svolta in qualsiasi luogo.
Infatti, purtroppo, i rifiuti sono presenti ovunque, dal parco cittadino alla montagna ed addirittura in spiaggia.
Pensiamo quanto sarebbero più pulite le nostre strade, le nostre aree verdi, i nostri boschi se tutti unissimo alle nostre corse e passeggiate anche questo genere di raccolta.
Pensiamo alle migliaia di mascherine, realizzate in microfibre di plastica, abbandonate per strada e nelle aree verdi, che frammentandosi in nano-plastiche e trasportate dal vento, si diffondano negli ecosistemi.
Il Plogging sta cambiando la mente delle persone ed i Ploggers sono orgogliosi che la loro semplice attività può migliorare la condizione dell’ambiente.
In pratica praticandolo ognuno di noi, in termini di lingua italiana, diventa un “RIFIUTOLOGO”.
La visione fondamentale (deve essere presa come una “missione” e deve diventare la visione di tutti noi) è semplice: creare e mantenere un mondo pulito.
Spesso siamo rimasti bloccati pensando che sia sbagliato raccogliere la spazzatura di altre persone, quelle persone che hanno perso il rispetto per l’ambiente e continuano a gettare spazzatura intorno a loro.
Ma il Plogging è una semplice soluzione a ribaltare il corrente trend negativo e a creare una società sostenibile di lungo periodo.
Il Plogging è una concreta, inclusiva e positiva soluzione al problema: con il Plogging viene superato il tabù di raccogliere i rifiuti di altre persone.
Una ricerca effettuata da Ellen Mc Arthur Foundation, mostra che se continuiamo di questo passo, nel 2050, ci sarà più plastica che pesce nei nostri oceani con la conseguenza che la plastica ingerita dai pesci tornerà nei nostri piatti.
Facciamo Plogging sulla nostra terra per non vedere più plastica nel mare. Un altro obbiettivo è quello di salvare la fauna selvatica: i rifiuti minacciano anche la fauna marina e gli uccelli.
Gli scienziati ci stanno avvertendo che stiamo andando verso la sesta estinzione di massa di specie a causa del cambiamento climatico e dei rifiuti abbandonati nei mari. Per esempio la tartaruga di mare non vede la differenza tra una medusa e un sacchetto di plastica.
È provato che quando un’area appare ed è più pulita e più bella la sicurezza aumenta e la gente tende più a socializzare.
Cosa serve per praticare il Plogging: le attrezzature
Bisogna ricordarsi sempre che la salute e la sicurezza devono sempre essere considerate una priorità quando si raccolgono i rifiuti.
Per Ploggare basta portare con sé durante l’attività sportiva:
- una busta o sacco ampio ma facile da tenere in mano;
- un paio di guanti protettivi da lavoro meglio anti-taglio dal momento che potrebbe capitare di dover raccogliere lattine, pezzi di vetro od altri rifiuti taglienti in modo da non toccare con le proprie mani le cose che si raccolgono da terra;
- del disinfettante per le mani;
- una apposita pinza telescopica o raccogli-rifiuti;
- uno zaino da indossare sulle spalle dove metterli;
- scarpe da running o trekking ed abbigliamento sportivo;
È importante non raccogliere mai escrementi, siringhe o altri oggetti taglienti e pericolosi. Inoltre è consigliabile non portare la borsa sempre sullo stesso braccio ma alternarli in modo che il peso sia equamente distribuito.
Quando si raccolgono i rifiuti da terra, meglio accovacciarsi o piegarsi su una gamba, non in modo rigido così da allenare anche i muscoli dell’anca, dell’adduttore e della caviglia e facendo attenzione a non disperderli.
Ciò che è importante è ricordarsi di separare la spazzatura raccolta, al termine dell’attività, e gettare ogni tipo di rifiuto seguendo la raccolta differenziata.
Questa attività può essere più divertente se la si fa in gruppo offrendo la possibilità di fare a gara a chi raccoglie più rifiuti.
Regole e Benefici del Plogging
“Come si pratica il Plogging?“.
È semplice: si corre in città, in un parco o per strada e si raccolgono i rifiuti abbandonati per terra.
L’importante è seguire alcune regole per la propria sicurezza e per la salvaguardia dell’ambiente:
- fare stretching prima di iniziare la corsa;
- non raccogliere siringhe, aghi, materiali taglienti o arrugginiti (come vetri o ferro);
- non raccogliere oggetti ingombranti o pericolosi, in questo caso è necessario avvisare le autorità competenti che provvederanno a rimuoverli;
- smistare tutti i materiali raccolti e fare una corretta raccolta differenziata.
Il Plogging è un’attività completa che permette di godere di diversi benefici, sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico, senza tralasciare l’importante aspetto ambientale.
Oltre ad essere positivo per l’ambiente, praticare Plogging porta una serie di vantaggi fisici da non sottovalutare.
Il Plogging è uno sport a tutti gli effetti e come tale apporta un benessere fisico e mentale oltre a far bene all’ambiente.
Come anticipato, questo nuovo tipo di “Green fitness” è simile al jogging, od alla camminata a passo veloce, ma a differenza di queste attività sportive nel Plogging è necessario fermarsi più volte per raccogliere i rifiuti.
Inoltre il Plogging ha altri benefici :
- L’attività fisica riduce la depressione, l’obesità e il cancro:
- Allevia lo stess: è un ottimo antistress, riduce i fenomeni di insonnia, di ansia e stimola il rilascio delle endorfine, conosciute come gli “ormoni della felicità”. Dedicarsi ad un’attività fisica impegnativa permette alla mente di staccare la spina e, almeno per qualche minuto, non pensare ai problemi quotidiani;
- Aiuta a dimagrire: il Plogging comporta un importante dispendio calorico e aiuta quindi a dimagrire. Questa attività, inoltre, è molto ritmata e prevede che il Plogger alterni tratti di corsa a piccole pause, mantenendo allenato il cuore e stimolando la frequenza cardiaca.
Far consumare molte calorie: questa disciplina, combinando il momento della corsa ad altri di stop per raccogliere i rifiuti, si potrebbe dunque parlare di un vero e proprio allenamento a intervalli che combina la corsa a brevi pause che prevedono piegamenti, affondi e squat per raccogliere i rifiuti da terra.
Questi movimenti aumentano la resistenza e non bruciano molte calorie ma apportano benefici a livello muscolare simili agli esercizi normalmente consigliati per rinforzare glutei e quadricipiti rispetto alla normale corsa o trekking.
Il gesto di raccogliere i rifiuti è veramente semplice ma allo stesso tempo molto importante perché permette di mantenere l’ambiente pulito e di evitare l’inquinamento del suolo e delle acque, che può comportare serie conseguenze sia per animali e piante che per l’uomo.
Combinare la raccolta dei rifiuti con la corsa oppure il “Trekking” è quindi compiere un’azione positiva non solo per sé ma per l’intera collettività, può quindi aumentare l’autostima.
Eco-Trekking
Chi alla corsa preferisce invece la camminata può cimentarsi nell’Eco-Trekking, un’attività che unisce il Trekking alla raccolta dei rifiuti e segue la stessa filosofia del Plogging.
In Italia si sta sviluppando una buona pratica, quella di passeggiare nella natura raccogliendo ogni rifiuto visibile e trasportabile ed a questa attività è stato dato un nome: eco-trekking.
La volontà di dare una vera e propria identità a questa pratica virtuosa è nata dall’Organizzazione No Profit “Inspire”, nata a Roma nell’Ottobre del 2017.
L’azione di pulire l’ambiente che esploriamo, rimuovendo i rifiuti che troviamo sui nostri sentieri deve essere parte integrante delle nostre attività outdoor per il Trekking.
Una borsa della spazzatura riutilizzabile deve essere uno strumento immancabile nell’attrezzatura di ogni escursionista.
Il messaggio da recepire è quello di imparare non solo a raccogliere i rifiuti degli altri, ma di arrivare a ridurre i propri fino a quasi non produrli.
Praticare l’Eco-Trekking non richiede particolari abilità fisiche, ma piuttosto dell’empatia verso il mondo che ci circonda perché si può ridurre a un “vero e proprio atto d’amore nei confronti di sé stessi e degli altri”.